LA PLASTICA CHE FA BENE
Il progetto “la plastica che fa del bene” vede impegnati l’Associazione Volontari Ospedalieri, l’Istituto Oncologico Veneto, l’Amico dell’Ambiente, Confartigianato Imprese Padova ed i parrucchieri e le estetiste – volontari di questo progetto.
Attraverso il ricavato della raccolta tappi, acquisteremo delle parrucche per le donne in cura allo IOV.
Potete portare i tappi presso la sede dell’AVO Padova e la sede dello IOV.
Partecipate a questa importante iniziativa di attenzione nei confronti dell’ambiente e delle persone che stanno vivendo un momento di fragilità.

Regione del Veneto
Istituto Oncologico Veneto
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
Ufficio Stampa

COMUNICATO STAMPA
LO IOV, L’AVO E IL RICICLO SOLIDALE DELLA PLASTICA:
RACCOLTE 6 TONNELLATE DI TAPPI PER SOSTENERE LE DONNE MALATE DI CANCRO
Mille chili nel 2019, duemila nel 2020, tremila nel 2021: riciclando sono state acquistate parrucche per le donne in chemioterapia. Il DG Benini: “Un gesto semplice e quotidiano come lo svitare un tappo e metterlo da parte è un seme di bontà, da coltivare. Anche qualcosa di piccolo e apparentemente insignificante può contribuire a far del bene”.
Padova, 10 novembre 2021. Sei tonnellate di tappi di plastica, convertiti in… bellezza. E’ il “bottino” incredibilmente solidale che l’Istituto Oncologico Veneto e l’Associazione Volontari Ospedalieri (AVO), hanno raccolto in tre anni di attività, in un crescendo di bontà: una tonnellata di tappi nel 2019, due nel 2020, ben tre in questo 2021. La plastica può dunque andare a sostenere le pazienti dello IOV: l’idea sta alla base della campagna “La plastica che fa del bene”, inserita all’interno del progetto “Non smettere di piacerti” che, grazie alla collaborazione fra il Servizio di Psiconcologia dello IOV e l’AVO, permette di dare in prestito una parrucca alle pazienti per tutto il periodo necessario alla ricrescita dei capelli. I tappi vanno conferiti in speciali contenitori blu dislocati nella sede dello IOV, nei punti di accoglienza dell’AVO o presso i parrucchieri e le estetiste aderenti al progetto. Grazie alla collaborazione con la ditta di riciclo Imball Nord, i tappi vengono ritirati e per ogni chilo viene accantonato un corrispettivo economico. Il ricavato è destinato all’acquisto di parrucche che vengono consegnate all’AVO per darle poi in prestito gratuito alle pazienti dello IOV che perdono i capelli in conseguenza della chemioterapia.
“L’obiettivo del progetto – spiega Lorenza Sanavio, presidente dell’AVO di Padova – è innanzitutto sensibilizzare la cittadinanza, attraverso gesti semplici e concreti, nei confronti delle problematiche che ruotano intorno alla malattia oncologica, e contestualmente implementare la raccolta differenziata della plastica affinchè possa essere riutilizzata e non dispersa nell’ambiente”. Dal gennaio 2020 una disposizione legislativa vieta che i privati possano conferire direttamente il materiale plastico alle ditte che provvedono al riciclo. “Da allora ci avvaliamo della collaborazione dell’Ordine dei Cavalieri di Malta OSJ e dei suoi volontari che, attraverso l’associazione Humanitas, si incaricano di raccogliere tappi in plastica in tutta la provincia di Padova e di conferirli nella ricicleria di Montà dove, raggiunto il volume di un container, vengono prelevati dalla ditta Imball Nord”. Quando si raggiunge una quantità di tappi sufficiente con il corrispettivo economico si provvede a comprare una parrucca. In tre anni, sono state acquistate 4 parrucche e se ne sta per acquisire una quinta.
“Il riciclo solidale può portare a risultati inaspettati – commenta il Direttore generale dello IOV – IRCCS Patrizia Benini -, non solo per l’ambiente ma anche per le nostre pazienti: qualcosa di piccolo e apparentemente insignificante come un tappo può contribuire a far del bene. In tal modo la plastica recuperata e reimmessa in un processo produttivo può a sua volta produrre solidarietà: un gesto semplice e quotidiano come lo svitare un tappo e metterlo da parte è un seme di bontà, da coltivare”.
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Ufficio stampa IOV – IRCCS
338.5866778

Il DG Patrizia Benini con Anna Marchiori, responsabile del progetto